La festa dell’aquilone

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Ho letto che in questi giorni si tiene ogni anno in India la festa degli aquiloni (se non sbaglio dovrebbe iniziare proprio il 14 gennaio), e pare che sia una ricorrenza molto sentita, perché quello che da noi è solo un gioco in India è una tradizione che si tramanda per generazioni, dove si impara fin da bambini a far volare il patang, il tipico aquilone indiano.

Mi piace pensare che ci sia una festa dedicata all’aquilone: trovo che sia un gioco interessante, capace di farci volare restando con i piedi per terra. È curioso che qui da noi sia chiamato anche cervo volante: fa pensare a un animale in grado di volare, dunque, ma non è l’asino che vola e non è uno scherzo…questo cervo vola sul serio.

Ricordo che una volta, tanti anni fa (ero adolescente, quindi parliamo praticamente della preistoria), un ragazzo che conoscevo mi portò un pomeriggio in un luogo all’aperto per far volare un aquilone che aveva costruito lui stesso. Per molto tempo ho ricordato con una certa ilarità quel pomeriggio: allora mi sembrò così strano passare un pomeriggio a far volare un aquilone!

Oggi, da adulta (o almeno l’anagrafe dice che lo sono) ci ripenso con un altro spirito, e capisco quanto possa essere in fondo liberatorio costruire un oggetto che ci induca in qualche modo a guardare in alto…

Menuccia

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Oggi si va negli States

Continua il nostro viaggio virtuale attraverso le foto inviate dai nostri amici e oggi omaggio le foto che Fabbrizio (non ho sbagliato, si chiama così, Fabbrizio con due “b”) mi ha inviato dagli Stati Uniti. Una immortala il Bryce Canyon nello stato dello Utah, l’altra il Golden Gate Bridge, il ponte di San Francisco. Gocce stupende dall’America oggi! Grazie Fabbrizio!

Menuccia

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Buongiorno Luna!

 

Diciamo che il buongiorno meriterebbe un’immagine più luminosa, ma volevo rendere omaggio – anche se a scoppio ritardato – all’eclissi di luna di due giorni fa. Quanti l’hanno vista? Io sì, anche se in tutta onestà queste foto non le rendono giustizia perché sono state scattate quando ormai il tutto poteva dirsi terminato. Le ho scelte per via del riflesso rosso sul mare. Lo trovo suggestivo e un po’ mi suggestiona (e qui ora l’emoticon con gli occhi all’insù ci stava tutta!).

Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona domenica a tutti!

Menuccia

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“Ho sceso, dandoti il braccio”: l’amore che supera gli ostacoli

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“L’amore che cos’è? Può farci tutto, ma non del male”, citava il testo di una vecchia canzone di Luca Carboni.

L’amore che cos’è? Me lo chiedo anche io da almeno 28 anni…

La risposta non l’ho trovata. Ma in queste righe di un poeta, per me sommo, ho trovato come dovrebbe essere.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede
.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più
.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille
, sebbene tanto offuscate,

erano le tue”.

(Eugenio Montale, Ho sceso dandoti il braccio)

Francesca

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Festeggiamo con “brillantina”…

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In questi giorni il mondo del cinema – e non solo – festeggia i 40 anni di Grease (la trasposizione cinematografica diretta da Randal Kleiser di un musical che aveva già ottenuto grande successo a Broadway).

Era infatti il 16 giugno del 1978 quando usciva nelle sale americane un film destinato a diventare un cult (e che in Italia uscì il 30 agosto dello stesso anno): una pellicola che ha attraversato indenne quattro decenni portando alla ribalta un giovanissimo John Travolta (a onor del vero all’epoca già reduce dal successo ottenuto con La febbre del sabato sera) e un’indimenticabile Olivia Newton-John, che nei ruoli di due studenti degli anni ’50 – periodo in cui è ambientata la storia –  offrono un quadro romantico, nostalgico e a tratti divertente dell’amore tra due ragazzi (Danny e Sandy) che ha fatto sognare più di una generazione.

Quanti non hanno cantato almeno una volta a squarciagola You’re the one that I want? Senza barare e vergognarci troppo, ci abbiamo provato in tanti dai, magari in playback e con le finestre chiuse per non inorridire i vicini, ma ci abbiamo provato.

È un anniversario che ricordo ben volentieri, perché parliamo di una pellicola ormai impressa nell’immaginario collettivo di madri e figlie, che sulla prima nota della colonna sonora fa canticchiare sia nonni che nipoti, che ha segnato un’epoca e che credo sia destinata a rimanere nella storia del cinema di tutti i tempi.

Menuccia

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Ottant’anni fa il primo fumetto di Superman

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Lois: «Gradisce del vino?»

Superman: «No, no. Non bevo mai quando volo».

(Dal film Superman)

Il 10 giugno del 1938 veniva pubblicato il primo fumetto di Superman. Alcuni di noi (eccomi, presente!) più che per averlo letto probabilmente conoscono Superman grazie al piccolo e al grande schermo – e nel mio caso, poi, la mia super competenza in materia la devo anche e soprattutto ai miei due uomini di casa, sia il piccolo che il grande, entrambi appassionatissimi del personaggio.

Nel corso del tempo è stato interpretato da diversi attori, ma nel mio cuore ne rimane sempre uno, Christopher Reeve, e colgo l’occasione per ricordarlo.

Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona domenica a tutti!

Menuccia

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“Il cielo è sempre più blu…”

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“[…] Chi gli manca la casa, chi vive da solo

Chi prende assai poco, chi gioca col fuoco

Chi vive in Calabria, chi vive d’amore

Chi ha fatto la guerra, chi prende il sessanta

Chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro

Na na na na na na na na na na

 

Ma il cielo è sempre più blu

Il cielo è sempre più blu

(Ma il cielo è sempre più blu) […]”

(Rino Gaetano, un passo tratto dalla canzone Ma il cielo è sempre più blu)

Il 2 giugno del 1981 veniva a mancare Rino Gaetano, un cantautore dalla voce indimenticata e indimenticabile. Ieri, dunque, è stato l’anniversario della sua morte e oggi voglio ricordarlo con un passo di una delle sue canzoni più celebri.

Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona domenica a tutti!

Menuccia

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Ei fu…

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Ieri era 5 maggio, e il 5 maggio del 1821 moriva sull’isola di Sant’Elena Napoleone Bonaparte, un uomo che incise profondamente sulla storia dell’Europa del suo tempo. A lui si attribuisce questa citazione:

«Bisogna cercare di servire il popolo e non cercare di piacergli; il miglior modo di guadagnarsene il favore è fargli del bene».

E stamattina con questa “sto” (perdonatemi il tono gergale, ma mi è venuto spontaneo!).

Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona domenica a tutti!

Menuccia

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Oggi citiamo Sartre…

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Il 15 aprile del 1980 moriva a 74 anni il filosofo e scrittore francese Jean-Paul Sartre, uno degli intellettuali più noti del ’900. Ed è una delle sue frasi celebri che voglio citare stamattina:

«Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche». (Jean-Paul Sartre)

Credo che spesso sia vero.

Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona domenica a tutti!

Menuccia

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Oggi saggezza orientale…

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Dice un proverbio giapponese: «Un sorriso è come uno spazzolino. Devi usarlo spesso per mantenere i denti puliti».
Mi viene da pensare che allora per i miei denti ho fatto anche lo sbiancamento oltre alla pulizia!
Sorridere fa bene alla vita, la nostra e di chi ci sta accanto. Oggi ci piace iniziare così. Buongiorno e buona giornata a tutti!
Menuccia

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